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SPORTING CLUB STORY: Clarence Seedorf
Storia del professore rossonero che ha vinto di tutto con la maglia dei diavoli
   30 Apr 2020   |     Sporting Club   |     Alessandro Zito   |     permalink   |      commenti
Lo sport ha avuto i suoi protagonisti e noi di Sporting Club vogliamo raccontarveli.
Ogni martedì dalle 19 alle 20 siamo in diretta su poliradio e, commentando gli eventi sportivi, diamo sempre uno sguardo al passato, fondamentale per capire lo sport contemporaneo.
La nostra rubrica story ci porta alla scoperta di uno dei più forti centrocampisti mai passati in Italia con la maglia del Milan: Clarence Seedorf.
Riportiamo di seguito il testo.


Sei giorni fa, il primo Aprile, ha compiuto gli anni Clarence Seedorf, uno dei fuoriclasse più longevi degli ultimi tempi, un calciatore completo che si è saputo sempre adattare nel migliore dei modi a tutte le epoche calcistiche.
La carriera di Seedorf è infatti una lunghissima storia d’amore con il calcio: dal 1992 al 2014, ben 22 anni di classe, eleganza e umiltà sia dentro che fuori dal campo.
Nato a Paramaribo nel Suriname, ma formatosi in Olanda, entra giovanissimo nelle giovanili dell’Ajax dove a 16 anni debutterà ufficialmente in prima squadra, dando inizio alla sua splendida storia.
L’avventura coi Lanceri olandesi dura solo tre anni, fino al 1995, ma a Seedorf bastano per conquistare la prima delle 4 Champions della sua carriera.
Dopo una breve parentesi italiana con la maglia della Sampdoria, l’olandese approda al Real Madrid, per molti un punto d’arrivo, ma non per un talento come quello di Seedorf. Qui, sotto la sapiente guida di Capello, affina le sue abilità tecniche perfezionando il tiro dalla distanza che diverrà il suo marchio di fabbrica. Con i “Galacticos” rimane 4 anni vincendo però tutto, compresa la seconda Champions League.
Il 2000, all’alba di una nuova era calcistica, è l’anno di inizio della seconda avventura italiana per Seedorf, ben più fortunata e vincente della prima. Il passaggio dal Real Madrid all’Inter avviene nella sessione invernale: nei nerazzurri però Seedorf viene impiegato come esterno di centrocampo, ruolo che non gli permette di esprimere appieno le sue potenzialità fisiche e tecniche.
Dopo questa difficile parentesi che porterà poi a moltissimi rimpianti per i tifosi nerazzurri, nell’estate del 2002 vi è il trasferimento di Seedorf ai cugini del Milan che sancisce il via al secondo tempo della sua carriera, ancora più glorioso e vincente del primo.
Sarà una vera e propria storia d’amore quella tra Seedorf e il Diavolo: l’olandese indosserà la casacca rossonera per 432 partite, facendo 62 gol e 56 assist. La sua determinazione, serietà dentro e fuori dal campo e il duro lavoro quotidiano gli permettono di tenere alta l’asticella per tutta la sua permanenza in rossonero, divenendo fin da subito leader e punto fermo della squadra.
E ancora una volta vince tutto: con Ancelotti conquista nel 2003 e nel 2007 altre due champions league diventando dunque l’unico calciatore ad aver vinto questa competizione con tre diversi club.
Nel 2014 il “Professore” del centrocampo, così ormai veniva chiamato l’olandese, termina la sua carriera in Brasile, dopo una breve esperienza nel Botafogo.
Nel 2018 viene inserito nelle Leggende del Calcio da Golden Foot e fa parte di quei pochi giocatori ad aver disputato più di 1000 partite in carriera.
Di lui Maldini ha detto: “Nelle partite decisive, nei momenti decisivi, Seedorf c’era sempre...”.
Un esempio di serietà e determinazione, sempre l’ultimo ad arrendersi. Un mix perfetto di forza fisica e tecnica, di tenacia, sacrificio e duro lavoro. In due parole: Clarence Seedorf.

Testo e parole di Nicolò Lazzarino