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Very Long Song Artist

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The Energy God
Lunedì 06 maggio dalle ore 21 Ghetto Connection manda in onda l'intervista a uno degli artisti dancehall più grandi di sempre: Elephant Man!
   02 Mag 2019   |     Ghetto Connection   |     Alessandro Gibertini   |     permalink   |      commenti
Elephant Man, comparso sulla scena di Kingston verso la fine degli anni '90, è senza dubbio uno dei maggiori rappresentanti della musica e cultura dancehall a livello mondiale, un vero e proprio trendsetter! Migliaia le tunes nel suo catalogo, decine gli step di danza creati e che sono diventati un must per tutti i ballerini dai Caraibi all'Europa. In Giamaica è un'istituzione e ha lavorato praticamente con tutti gli artisti e produttori esistenti. Si è tolto diverse soddisfazioni anche oltre i confini dell'isola, ad esempio quando personaggi illustri come Mariah Carey, Missy Elliott, P. Diddy, Lil Jon e Busta Rhymes lo hanno voluto nei loro dischi.

The Energy God è sempre in tour in giro per il mondo ma dai palcoscenici italiani mancava ormai da cinque anni. Il 24 aprile di quest'anno però è accaduto il miracolo tanto atteso ed Elephant Man è tornato sul territorio milanese mettendo a ferro e fuoco l'HT Factory di Seregno durante la serata Rum&Boom organizzata da Lion Pow e GVS.

Non potendo farci scappare quest'occasione unica, prima del concerto siamo andati in missione e abbiamo raggiunto Elephant Man che si è raccontato ai microfoni di Ghetto Connection: gli inizi con Shabba Ranks e King Jammys, la maturazione sotto l'ala protettiva di Bounty Killer, il legame con Buju Banton, i clash e i dissing con Beenie Man, i passi di danza, le tunes a cui è più legato. «"Bun Bad Mind" è sicuramente la mia tune più conscious. Tutta la gente in ogni parte del mondo può sentirsi legata a ciò che dico in questo brano: Africa, Giamaica, UK, Europa, Canada...ovunque tu vada c'è sempre qualcuno che getta odio verso qualcun altro e allora noi gli diciamo "you are too bad mind"! Vale anche per i miei fan più adulti, dammi ad esempio un gruppo di persone di quaranta, cinquanta, sessant'anni e vedi che saltano in aria quando sentono quella canzone. Il beat e il testo hanno il tempo giusto ed è come stare in chiesa a pregare il Signore con molta energia!».

Non perdere l'intervista in onda nella 4° puntata di Ghetto Connection lunedì 06 maggio alle ore 21.






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