CLASH è il nuovo disco di Ensi, arriva a tre anni di distanza da V e comincia più o meno cosi: «V mi ha ricordato di ricordarvi chi è il capo, non capisce ancora tutto, ma ha capito chi è il più bravo, a scuola gli hanno chiesto: "Papà che lavoro fa?", lui ha risposto che il lavoro di suo padre è fare il rap!».

Il CLASH è la guerra per eccellenza che si scatena tra sound system, una battaglia cruciale portata avanti a colpi di tunes e speach di fronte a un pubblico che vuole sangue e che alla fine sceglie chi muore e chi vive. È questa una delle metafore con cui Ensi ci porta al centro del suo ring, ma in questo caso a scontrarsi non ci sono due artisti o due crew, ma una stessa entità, la sua: in un angolo troviamo i freestyle e le punchline che lo hanno reso mostro sacro in Italia, nell'altro i profondi flussi di coscenza personali. Da un lato Ensi che deve combattere contro se stesso e i propri pensieri, dall'altro Ensi che, in questa scena fatta di «dissing sui telefonini», spacca tutto e tutti e «quando prende il mic, spacca pure il mic».

Come finisce il CLASH? Dirlo è «complicato» e ce lo racconterà direttamente il protagonista.
Una cosa però è certa, ad anni di distanza dal debutto Ensi non ha perso la necessità di sfogare la propria fame e la voglia di competizione: «Vivo in guerra per morire in pace e il sapore del sangue in fondo mi piace!».

Tutto questo e molto altro nella 2° puntata di Ghetto Connection, in diretta lunedì 25 marzo dalle ore 21 alle 22.