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Sanremo 2023: una prima serata Presidenziale
Selfie, dirette e rose distrutte sul palco, ma Ama sopravvive anche questa volta
   08 Feb 2023   |     Redazione   |     Alessandra Stefanini   |     permalink   |      commenti
Un lampo di luce disegna i contorni del palco, si alza il sipario (o forse meglio dire il velo) sulla splendida, SPLENDIDA, scenografia e ci siamo: è la 73esima edizione del Festival di Sanremo.

Un'edizione storica questa, come ha anticipato questa mattina Amadeus, per la quarta volta conduttore e direttore artistico della kermesse, in conferenza stampa: mai si era visto il Presidente della Repubblica all'Ariston ma Ama ci è riuscito proprio quest'anno che si celebrano i 75 anni della Costituzione Italiana e così eccolo lì, l'idolo dei nostri cuori e la vera rockstar del nostro Paese: Sergio Mattarella.

Si parte quindi con un Gianni Morandi che intona il nostro Inno e ci fa raggiungere nuovi livelli di nazionalismo, per poi accogliere un Roberto Benigni mattatore gentile, che è riuscito a incanalare la sua celeberrima verve in un monologo emozionante: "La musica leggera ha un costo enorme nella vita sentimentale della società. Le canzoni di Sanremo ci hanno avviluppato il cuore" racconta: "Cosa c’entra la Costituzione con Sanremo? La Costituzione è un’opera d’arte essa stessa, un canto alla libertà e la dignità dell’uomo e sprigiona una forza evocativa e rivoluzionaria".

La gara però deve partire, specialmente quest'anno che conta 28 artisti in competizione (e come ha giustamente cantato la sigla di Viva Rai 2! Speciale Sanremo con Fiorello, "Si dorme meno!") e allora perché non dare subito materiale per i meme con un'Anna Oxa urlatrice, che va ad aggiungersi alla famiglia composta da Albano, Aiello, Facchinetti e D'Alessio; canzone sua, vocalità sua, non indimenticabile però, aspettiamo quindi la serata cover dove la Oxa duetterà con Anna Oxa su una canzone di Anna Oxa.

E appena dopo un gIANMARIA che chiede scusa per essere distratto da sé spiegando di non essere un mostro, dimostrando un entusiasmo e una padronanza del palco davvero non indifferenti, l'Ariston si ferma, Amadeus e Gianni Morandi guardano alle scale e arriva il momento della co-conduttrice di questa prima serata: Chiara Ferragni.

AOC al MET diceva Tax the Rich, CF inizia il suo percorso sanremese all'insegna del già annunciato tema, vogliamo chiamarlo femminista (?), con un abito dove ci invita a pensarci libere, per poi dirci nel suo monologo che siamo abbastanza e finire dimostrandoci che le gabbie che la società ci impone possiamo indossarle come gonne sbrilluccicose: media finale della sua prima apparizione televisiva? Beh, la dizione l'ha studiata, i ritmi li ha rispettati e se l'è cavata oggettivamente bene. Che delusione però non sentire neanche un Hi Guys!

E ora una carrellata veloce sui cantanti in gara degna di una sequenza musicale nei film anni '90: Mr Rain emoziona con la dolcezza del coro di giovani angioletti, con una canzone dove l'amore supera ogni avversità (se hai apprezzato tutto questo vuol dire che stai invecchiando, te lo dico); Mengoni indescrivibilmente bello e bravo, emozionato, carico di responsabilità, peccato però che il ritornello non sia all'altezza della strofa.

Proseguiamo con Ariete, con un pezzo perfettamente coerente ai suoi autori: Calcutta checked, Dardust checked; Ultimo, che in sala stampa ci ha raccontato di essere tornato:"Per chiudere un cerchio" ma che, onestamente, porta un pezzo neanche avvicinabile alle meraviglie di un tempo, benché l'interpretazione sia stata indubbiamente intensa.

Ma finalmente arrivano loro, i Coma_Cose, con la loro storia, nuda, sul palco, con i loro sguardi complici, i sorrisi sottintesi...splendidi: "E sparirò ma tu promettimi che potrò sempre ritornare da te. E sparirai ma tu promettimi che vorrai sempre ritornare da me"; e che dire di Elodie, che benché abbia rubato il look a Fiorello nel 2021, divinamente ci dice che qui le cose sono due, lacrime mie o lacrime tue e ogni tanto fa bene ricordarselo.

Rush finale con degli scintillanti Cugini di Campagna, sicuramente felici di essere tornati a Sanremo, con una canzone sulla lettera mancante dell'alfabeto e sulle parole che spesso ci mancano; Leo Gassmann porta un pezzo che urla Pinguini Tattici Nucleari ma che va riascoltato sperando che il ragazzo sia più in forma vocalmente, anche se i suoi sorrisoni sul palco erano trascinanti; arriva poi Grignani, con una canzone intima, di quelle da sembrare troppo personali all'inizio ma che poi trovano il modo di arrivare al cuore di tutti.

In un festival di giovani, vi stavate forse preoccupando della mancanza di autotune fino a qui? Tranquilli, arriva Olly ad abusarne, penalizzando purtroppo un pezzo che è davvero carino; proseguiamo con i felicioni di Piazza Leonardo, letteralmente qui fuori dal Poli, con i Colla Zio e un brano fresco, cantato da un gruppo di amici che sembrano essersi trovati per caso sul palco più famoso d'Italia.

A chiudere la gara è Mara Sattei, elegantissima nel look e nel brano, una canzone cucita addosso ai suoi due grandi punti di forza, i testi serrati e la grande vocalità.

Ma qual è il vero motivo per cui, al di là della gara, tutti gli anni seguiamo il Festival h24 tra tv, social e giornali? Ma certo, LE POLEMICHE e qui bisogna dirlo, questa serata ha proprio letteralmente spaccato tutto: se prima Salmo si butta nella piscina della Costa Crociere con il microfono (e tutti abbiamo sentito distintamente il cuore di un nostro amico fonico spaccarsi in quell'esatto momento), Blanco decide di non trattenersi e devasta il palco sanremese con un fare così spiccatamente arrogantello che mette in dubbio tutte le nostre certezze post Brividi, quel sorrisetto che avevamo amato nel suo appoggiarsi alla spalla di Ama nel 2022, si è trasformato stasera in un ghigno da adolescente irrequieto e no, non è tollerabile.

E sapete cos'altro non è tollerabile? Questa classifica provvisoria. Ma tant'è, ve la lasciamo qui e aspettiamo i vostri commenti su tutti i nostri canali social: seguiteci per i retroscena dalla Sala Stampa "Lucio Dalla" e commentate con noi la sera su Twitter! [PS: seguite pure @amadeusonio, l'account IG ufficiale di Amadeus, da cui è tratta la nostra foto di copertina]

1 Marco Mengoni - Due vite
2 Elodie - Due
3 Coma_Cose - L'addio
4 Ultimo - Alba
5 Leo Gassmann - Terzo cuore
6 Mara Sattei - Duemilaminuti
7 Colla Zio - Non mi va
8 Cugini di Campagna - Lettera 22
9 Mr. Rain - Supereroi
10 Gianluca Grignani - Quando ti manca il fiato
11 Ariete - Mare di guai
12 gIANMARIA - Mostro
13 Olly - Polvere
14 Anna Oxa - Sali (Canto dell'anima)
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