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Very Long Song Artist

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FADI: l'anello di congiunzione tra Celentano ed i Fugazi
FADI ci racconta il suo primo singolo Cardine
   02 Lug 2018   |     Redazione   |     Chiara Papèra   |     permalink   |      commenti
Lo scorso 21 luglio è uscito quello che si preannuncia il singolo dell'estate e noi abbiamo parlato con il suo cratore, FADI, per farci raccontare da dove e come è nato.

- “Cardine” è il tuo primo singolo. Da dove nasce, quanto lavoro c'è dietro e perché hai scelto questo brano in mezzo a, mi immagino, molti altri che avrai composto per presentarti al pubblico?
Cardine è un pezzo che è nato in sala prove di getto, come la scelta di partire con questo brano.
Me la sento un pò come la mia “Stand by me”. L’effetto di quando cade la notte, la terra è buia e se non fa la timida la luna, una luce, si fa vedere. Un satellite, una persona, un “e te”, qualcosa come un cardine a cui tenersi aggrappato quando sei tirato in profondità dalle sabbie mobili. E’ stata registrata un pò di volte, ma alla fine ha trovato il vestito giusto per uscire e presentarsi al pubblico.

- “Ci ballo su” ma quindi cosa preferisci fare per scaricare l'adrenalina: ballare o cantare?
Ambedue le cose. Cantare lo faccio perchè mi fa star bene, vibro. Ballare, andare in moto, pescare e infine stare con gli amici: mi piacciono queste cose qui.

- Chi ti ha ispirato ad iniziare a scrivere e suonare?
Diciamo che ce ne sono state tante di influenze sia sul cantato che il suonato: Marley, Ray Charles, Fela Kuti, Battisti, Dalla, Michael Kiwanuka, Celentano, Chuck Berry, i Fugazi, ma sinceramente non ricordo esattamente chi mi ha ispirato ad iniziare, ne ho sempre avuti un pò per la testa. Alla fine la verità è che prendi la chitarra in mano e vedi quello che ne viene fuori.

- La tua carriera fino a questo momento potrebbe essere d'ispirazione per molti giovani cantautori. Come si passa dall'ascoltare Brunori ad aprire i suoi concerti?
In mezzo ci sono state tante peripezie, è un rapporto che va avanti da un pò di tempo, tipo dall’Università a Bologna. Ebbi modo di conoscere la Brunori Sas in un concerto a P.zza Verdi, poi da lì ne sono successe di tantissime e infine l’anno scorso abbiamo registrato delle canzoni con la band e sembra proprio gli sian piaciute. Per me è stato un gran piacere aprire il suo concerto a Sogliano del Rubicone.

- Il 21 giugno oltre all'arrivo dell'estate c'è stata anche l'uscita del video di “Cardine”, hai qualche aneddoto da raccontarci?
Si rispetto al nome del pezzo. Eravamo lì in studio a suonare la canzone e il bassista si è messo a sfregare il basso in sala prove. Lì capimmo di aver trovato il nome: Cardine.

- Come si scrive la canzone dell'estate, dato che il tuo singolo ha tutte le carte in regola per diventarlo ben presto? Quanto è decisiva la riviera romagnola?
La riviera romagnola è fondamentale perchè è casa. Per scrivere la canzone dell’estate è meglio però chiedere a qualcun’altro, io faccio solo canzoni che sento che mi piacciono e che mi corrispondono in qualche modo e per il resto non saprei.

- Cosa dobbiamo aspettarci da FADI? Quando uscirà l'album?
Più avanti usciranno un paio di singoli e quest’inverno l’album. Sarà composto da una decina di pezzi che non vedo l’ora di farvi sentire.

- Di cosa parli quando scrivi? A chi ti rivolgi?
Mi rivolgo prima di tutto a me, di solito quando scrivo prendo in mano la chitarra e in modo naturale vado dove sento di voler andare. Perchè le canzoni sono un pò come quando si scrive sul diario e tendenzialmente i pezzi vengono fuori dalle cose che mi accadono.

- A chi aspiri?
Non aspiro a nessuno. Ma trovo credibile il percorso musicale di Afterhours e Brunori sas.

- Vuoi consigliarci qualche album da ascoltare? Ultime uscite che hai particolarmente apprezzato o dischi che ti hanno segnato in passato?
Amore non amore di Battisti, perchè fa parte della mia crescita musicale. E Sound & Color degli Alabama Shakes, lo trovo attualissimo e mi piacciono un casino