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Drusilla Foer è una boccata d'aria fresca per una terza serata in rara forma
Dopo la prova di resistenza della seconda serata, c'è da dire che la prospettiva di assistere alla carrellata di tutti e 25 gli artisti in gara non era particolarmente allettante; e invece, contro ogni aspettativa, questa terza serata del 72° Festivàl di Sanremo si rivela di gran lunga la migliore finora, specialmente dal punto di vista degli ospiti e della conduzione.
Iniziamo proprio da quest'ultima, con Amadeus supportato da una roboante Drusilla Foer, vera MVP della kermesse che con la sua classe e la sua presenza scenica prende i siparietti che tanto imbarazzo ci hanno procurato in precedenza e riesce a renderli uno degli highlight della serata, coronando il tutto con un monologo da pelle d'oca sulla diversità e sul liberarsi dalla prigione mentale delle aspettative della società scoprendo e accettando la propria unicità, ovviamente piazzato da mamma Rai all'una e mezza di notte, sia mai che poi lo vedano i bambini.
Elisa con Ditonellapiaga & Rettore risvegliano lo show
Se ieri dicevamo "Vai Ama, apri tutto", oggi ci rimangiamo questo entusiasmo, arrivati faticosamente al termine di questa seconda puntata del 72° Festival di Sanremo.
Partiamo da un momento “Oh back in my days”, ricordando nostalgicamente quei festival dove era tassativa la non interazione tra presentatore e artista in gara, mentre oggi è diventato un po’ come quando nei negozi ti dicono "We ciao" che tu abbia 15 o 83 anni.
Mahmood e Blanco sbancano, gli ospiti musicali stravolgono l'Ariston. Buon inizio per la 72°edizione!
Un velo sottile separa Amadeus dal suo pubblico, che torna in sala per questo 72° Festival di Sanremo. Ecco, l’orchestra inizia a suonare, il lieve sipario si alza e il presentatore trattiene le lacrime, mentre scende la scalinata più famosa d’Italia (e pure noi, non neghiamolo, vediamo lo schermo della TV un po’ appannato).
Quando il Festival è una montagna russa, in cui si passa da quasi dieci artisti in un’ora, a tre poi di nuovo a dieci.
La terza serata del festival si è conclusa al modico orario delle 2:03, quindi per tutti voi che siete andati giustamente a dormire o avete deciso di seguire la finale di Masterchef ci siamo noi di POLI.RADIO che ve la riassumiamo!
La serata era dedicata alle cover, ogni artista ha portato una cover di una canzone della storia italiana, chi con l’ospite e chi senza, e alcuni hanno portato un medley: sarò onesta, ci sono state delle sorprese.
Bisogna partire dall’inizio, però; primi sul palco i Negramaro che omaggiano Lucio Dalla cantando la versione integrale di ‘4 marzo 1943’, brividi.
Top e flop della seconda serata del Festival
Eccoci qua, nuova serata, nuove ore di “divertimento”.
Dopo il tentativo della puntata precedente di smettere di farci guardare Sanremo piazzando la banda della polizia all’1:30 noi siamo ancora qui, pieni di speranze.