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Sporting Club Story: Marco Van Basten
Storia di uno dei più grandi calciatori di sempre, che segnava gol spettacolari
   10 Nov 2018   |     Sporting Club   |     Pietro Galimberti   |     permalink   |      commenti
Lo sport ha avuto i suoi protagonisti e noi di Sporting Club vogliamo raccontarveli.
Ogni martedì dalle 19 alle 20 siamo in diretta su poliradio e, commentando gli eventi sportivi, diamo sempre uno sguardo al passato, fondamentale per capire lo sport contemporaneo.
La nostra rubrica story ci porta alla scoperta di uno dei più grandi calciatori di sempre, che ha deliziato il pubblico indossando le maglie di Ajax, Milan e della nazionale olandese: Marco Van Basten.
Se volete ascoltarla raccontata da noi la trovate qui.
Se preferite leggerla riportiamo di seguito il testo.


"C'è un giocatore che ha regalato al mondo il suo dono innato, così come fanno i poeti, così come fanno gli artisti. Un giocatore che è poesia vestita con un semplice paio di scarpini ai piedi e maglie larghe di squadre importanti, capace di volteggiare sull'erba come se avesse piume al posto della pelle e ali per volare. Soprannominato il cigno di Utrecht, Marco van Basten nasce il 31 ottobre del 1964 in Olanda. Indossa la maglia Orange quando segna uno dei suoi gol più splendidi. Un gol imprevedibile, difficile da realizzare. Sta giocando la finale contro l'Urss all'Europeo del 1988, vinto dalla sua nazionale. Quasi dal fondo del campo van Basten realizza un gol impossibile trasformandolo in realtà. Riceve palla da un compagno e con un tiro al volo il pallone compie una parabola ed entra in porta, spiazzando il portiere. Un gol diventato storia, frutto di un talento unico, straordinario. In tutte le sue giocate e nei suoi gol, vestendo le maglie di Ajax e Milan, oltre che dell'Olanda, van Basten sfoggia il suo tratto distintivo: l'eleganza. Un calciatore, o meglio, un ballerino, che va in scena nel periodo d'oro del Milan. Con i rossoneri vince quattro scudetti e due coppe campioni per due stagioni consecutive, prima contro la Steaua Bucarest, poi contro il Benfica. Segna un'epoca carica di vittorie in cui splendono anche Gullit e Rijkaard, che con van Basten formano il trio olandese destinato a passare alla storia. Sul campo van Basten porta movimenti leggiadri e una bellezza rara. In 85 partite in cui ha segnato, i rossoneri non hanno mai perso, con le sue 10 reti nella coppa campioni 1988-89 diventa miglior marcatore della competizione, con i suoi 303 gol in carriera e tre palloni d'oro uno dei migliori di sempre. Van Basten danza in quel teatro che è San Siro, dove i suoi passi riecheggiano al sollevarsi del sipario. Una faccia pulita da bambino, una tecnica eccellente, un unico punto debole: quella caviglia che lo porta al ritiro quando ancora potrebbe stupire. Nel 1995 Marco van Basten annuncia l'addio al calcio giocato, lasciando lacrime sul volto di Capello e piume bianche sull'erba di San Siro. Ma come succede per le poesie, van Basten emoziona ancora dopo tanti anni e non smetterà mai di farlo per chi avrà la capacità di vedere la bellezza".


Testo e parole di Francesca Grillo
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