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Very Long Song Artist

Very Long Song Title

Ci sentiamo Poi
Quattro chiacchiere con il Giorgio Poi sulle panchine del Magnolia aspettando l'esibizione al WOW
   08 Nov 2017   |     Redazione   |     Chiara Papèra   |     permalink   |      commenti
Lo scorso 28 ottobre WOW- roba fresca a milano ha aperto ufficialmente la sua stagione invernale invitando sul palco Giorgio Poi, e non potevo certo farmi scappare un'occasione del genere per complimentarmi con lui per il suo primo ultimo album, “Fa Niente”, uscito a febbraio.

Giorgio Poi ha vissuto parte della sua infanzia a Lucca, come me, quindi avrei voluto tanto esordire con una domanda sui suoi ricordi lucchesi e chiedere magari un saluto agli amici che ancora abitano lì, atteggiamenti campanilisti che emergono solo quando incontri qualcuno che ti ricordi casa quando è un po' che non ci fai ritorno.

Purtroppo il mio accento toscano mi ha tradita prima di poter iniziare l'intervista e la mia agognata domanda con tanto di rivelazione delle nostre radici comuni è stata bruciata da un “Ah ma di dove sei?”. Quindi dopo aver parlato di ricordi belli e brutti legati alla nostra gioventù e concluso questo cameo nostalgico, ho iniziato effettivamente con le domande a proposito del disco.

(LA PARTE INTERESSANTE INIZIA QUI)

Questo mese hai fatto uscire con la ristampa in vinile di "Fa Niente" due tracce inedite: come mai sono state inserite nell'album vecchio invece di aspettare l'uscita di uno nuovo?

GP-Avevo scritto questi pezzi da circa un mese e non mi piace far invecchiare i brani nel cassetto, quindi avevo urgenza di farli uscire adesso. In più faceva comodo anche a livello promozionale.

Su Facebook hai annunciato l'uscita di “Semmai” dicendo che è un brano al quale vuoi molto bene. Perché ci sei cosi affezionato?

GP- È il primo pezzo che ho scritto tornato in Italia dopo 11 anni. Non è una canzone particolarmente allegra nonostante fossi molto contento di essere tornato, è una fotografia del momento in cui ero di passaggio dai miei. Ero tornato a casa dei miei genitori con tutto quello che comporta tornare alla vita di quando hai 19 anni quando ne hai molti di più, che è molto strano e sembra di vivere in una fotografia vecchia.

Hai consigli musicali da suggerire a Poliradio?

GP- Ultimamente ho ascoltato un disco di Andy Shauf che mi paice molto e Si chiama “The Paty”, lui è un musicista canadese che scrive veramente bene e gli arrangiamenti sono molto interessanti. Un altro disco che mi piace molto è “Ege Bamyasi” dei Can che sono un gruppo tedesco di Krautrock

Per concludere: Il tuo tour invernale ha inizio qui, al Magnolia. Perché è molto lunga la strada che da Milano porta in paradiso?

GP- In realtà non voleva essere una frecciatina a Milano. La canzone parla di una ragazza che se ne va per cercare una nuova felicità, e dal punto di vista di chi viene lasciato probabilmente questo paradiso che lei ha in mente non esiste e non verrà trovato altrove.

Per ascoltare l'intervista completa non dovete fare altro che cliccare play qui sotto, mentre qui potete ascoltare"Fa Niente" su Spotify.
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