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La Red Hook porta lo sport sulle strade di Bovisa
al Poli arrivano l'agonismo e il design in sella a una bici
   16 Ott 2017   |     Redazione   |     Pietro Galimberti   |     permalink   |      commenti
Alcuni studenti, trovando i cartelli di sgombero nel parcheggio, forse se ne sono resi conto: l’ultimo weekend in Bovisa non sarebbe stato deserto, come lo sono tutti i sabati dell’anno.

A portare colore e divertimento tra gli edifici del campus ci ha pensato, per l’ottava volta a Milano, il circuito Red Hook, che qui organizza l’ultima criterium (è cosi che viene chiamato il singolo evento) di quello che è il più importante campionato mondiale di bici a scatto fisso, dotate di un solo rapporto e nessun meccanismo di ruota libera, per cui la pedalata è solidale con il movimento della ruota posteriore (senza freni, se si smette di pedalare la ruota si blocca).

Dalle 13.30 alle 22.30, i 325 atleti presenti provenienti da 34 paesi, si sono dati battaglia sul circuito lungo 1.270 metri, con 9 curve dove la traiettoria la fa da padrona e sbagliare non è concesso.

Tra gli uomini a trionfare è Ivan Cortina, ventunenne spagnolo che porta il professionismo (corre su strada per la Bahrain Merida) in un circuito che ha le sue basi negli amatoriali, nella passione degli spettatori e nella volontà dei grandi marchi (Specialized su tutti) di far crescere sempre di più questo circuito. Tuttavia la finale maschile ha mostrato come, se a livello organizzativo la Red Hook non ha nulla da invidiare alle corse su strada, agonisticamente parlando la differenza è ancora troppo grande, perché i 20 secondi di distacco tra lo spagnolo e il gruppo non lasciano spazio ad altre interpretazioni.

In numero minore erano presenti anche le ragazze, 60 atlete che non sono state da meno nello sfoggiare completi e bici che hanno trasformato l’asfalto di Milano in un tappeto rosso, creano un’atmosfera a metà tra un evento sportivo e una sfilata di moda.

A trionfare è stata la giovane italiana Maria Sperotto del team Bepink Cogeas, mentre a Eléonore Saraiva è bastato un quinto posto per vincere la classifica generale e portare l’Aventon Factory Team ad imporsi nella classifica a squadre femminile.

Già nel pomeriggio, vincendo la propria batteria, l’italiano Davide Viganò (team Cinelli Chrome) si era assicurato la generale maschile davanti ad un altro italiano, Filippo Fortin, arrivato poi terzo in gara.

Al di là dei risultati, il criterium di Milano è stata per tutti un’occasione per mettere in mostra lo stile: spicca su tutti il team Specialized Rocket Espresso, con dei telai multicolore che rendono le bici opere di design invidiate da tutti gli appassionati. Per questi ultimi non resta che attendere un anno per rivedere questo spettacolo.

Per i più temerari è tempo di allenarsi: alla prossima edizione potreste trovarvi in griglia anche voi, ma solo se avrete la gamba giusta.



Pietro Galimberti
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