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ArchWeek
una settimana alla scoperta dell’Architettura (anche for Dummies)
   20 Giu 2017   |     Redazione   |     Eva Cividini   |     permalink   |      commenti
L’inizio di una nuova settimana si porta dietro i ricordi di quella appena trascorsa, costituiti non solo dagli indimenticabili concerti, ma anche dalla prima edizione di ArchWeek, la settimana dedicata all’architettura promossa da Comune di Milano, Politecnico di Milano e Triennale di Milano.

Una full immersion di conferenze, lezioni aperte ed eventi diffusi dedicati al mondo dell’Architettura e delle trasformazioni urbane che hanno animato la città dal 12 al 18 giugno.

Il tutto nasce da un’evoluzione del festival architettonico MI/ARCH, manifestazione che ha portato negli anni le maggiori eccellenze di ieri e di oggi all’interno delle classi del nostro Politecnico.

Oggi la manifestazione “esce dalle aule per raggiungere tutti i cittadini”, come ha affermato il Rettore Ferruccio Resta.

Il progetto nasce per riaffermare il ruolo di protagonista che Milano ha avuto nel mondo architettonico degli anni ’70, portandolo nell’architettura contemporanea, ed approfondendo tutti gli aspetti che descrivono le problematiche progettuali: dal tema delle tecnologie, a quello dei materiali, fino ad arrivare a questioni di forma ed al ruolo sociale dei progetti.
Il centro del dibattito è costituito dal futuro delle città, con il tema delle grandi trasformazioni urbane, costituite dalla riqualificazione degli scali ferroviari, dell’area Expo e della Città della Salute di Sesto San Giovanni.

A rendere accessibile la conoscenza del tema sono le parole, i disegni, le immagini ed i video dei grandi maestri, che hanno inoltre aperto un’ottima finestra sul mondo per numerosi gruppi di giovani architetti emergenti.

Molteplici le partecipazioni, sia internazionali che nostrani: il premio Pritzker 2017 Peter Eisenman, Liz Diller, progettista della High Line di New York, l’autrice del nuovo Parco di Porta Nuova Petra Blaisse, Cino Zucchi, Benedetta Tagliabue, Italo Rota, Alessandro Scandurra e Michele De Lucchi.

Per cogliere l’immaginazione di tutti, il dibattito sull’Architettura è stato affiancato da un ricco programma che ha compreso una rassegna fotografica a cura di Oliviero Toscani, un confronto tra Architettura e cinema con Amos Gitai, Paolo Vari e Davide Rapp, un focus sulla progettazione di Aldo Rossi, nonché una rassegna dei film di Renato Pozzetto che mostrano l’evoluzione di Milano negli anni.

Il via alla manifestazione l’ha dato il saluto delle istituzioni lunedì scorso, tenutosi alla Fondazione Catella. A seguire, martedì 13 un ciclo di conferenze tenutosi nel Patio della Scuola di Architettura del Politecnico di Milano, per poi spostarsi da mercoledì 14 a sabato 17 giugno nelle sale e nel giardino della Triennale.

Tuttavia la manifestazione è stata soprattutto itinerante, con l’organizzazione di numerose visite guidate alle architetture disseminate per la città ed il tradizionale VespArch, carovana di motorini capitanata da Stefano Boeri alla scoperta dei grandi esempi di progettazione.


Eva Cividini
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