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Il gran finale!
Ecco il recap dell'ultima serata del Festival di Sanremo
   12 Feb 2017   |     Redazione   |     Philip Michael Grasselli   |     permalink   |      commenti
La settimana della musica italiana è giunta alla serata finale, che inizia con un molto carico, che presenta senza indugio i primi ospiti. Sono i Ladri di carrozzelle, un gruppo di ragazzi con disabilità che dal 1989 porta avanti la propria passione, la musica, e il sogno di diventare una rock band.

Conti ricorda il regolamento per poi proseguiree con altri ospiti, sempre sulla linea degli “eroi quotidiani” che ci propone quest’anno il Festival: entrano i membri del nucleo operativo dell’Arma dei Carabinieri di Chieti e l’undicesimo reparto volo di Pescara della Polizia di Stato.

Il primo super ospite è Zucchero, che intona Ci si arrende, ultimo singolo uscito, con la collaborazione di Mark Knopfler, nell’album Black Cat.

Finalmente ci raggiunge Maria De Filippi con un luccicante vestito blu oltremare e ci illustra i codici dei Big in gara, poi è il momento di presentare il primo campione: Elodie, con il videomessaggio di incoraggiamento di Loredana Bertè (“Spacca tutto!”).

Seconda esibizione per Michele Zarrillo e la sua Mani nelle mani, con il messaggio di Riccardo Fogli. Esibizione più intensa delle altre volte, ma la canzone resta comunque insufficiente.

Si prosegue con Sergio Sylvestre, che entra con un piccolo inconveniente tecnico: la scala si guasta e il Campione deve salire sul palco da un’altra entrata. Eros Ramazzotti manda un messaggio di incitazione per lui. Calca bene il palco, ma la prestazione resta simile alle precedenti.

Messaggio di incoraggiamento da Enrico Ruggeri per Fiorella Mannoia, che presenta Che sia benedetta. Vestito rosso per lei, da vera signora. Esibizione impeccabile come le altre.

Primo momento di pausa durante la kermesse, con l’ingresso di Diana Del Bufalo, Giusy Buscemi e Alessandra Mastronardi sotto le note del Da-da-un-pa delle Gemelle Kessler (1961), la sigla dello storico programma Studio Uno. Il trio presenta, davanti a Carlo Conti, la nuova miniserie C’era una volta Studio Uno.

Al rientro dalla pubblicità, il quinto Big a cantare è Fabrizio Moro con Portami via. Il videomessaggio è di Gianluca Grignani. La sua voce graffiante conquista tutto il pubblico.

Lo segue Alessio Bernabei con Nel mezzo di un applauso, il videomessaggio è di Rudy Zerbi (anche se, nella scaletta della sala stampa, è citato Gabry Ponte).

Arriva il momento di Maurizio Crozza: incredibile ma vero, sale sul palco imitando il senatore Razzi che parla di Donald Trump. La sua versione migliore di questi cinque giorni, decisamente. Scatta un ironico bacio a stampo con Maria De Filippi.

Settima esibizione, dopo il ballo sulle note di All Night, per Marco Masini: particolare il videomessaggio, perchè è del bomber Gabriel Batistuta.

Ritorna Zucchero e intona un grande successo dello scorso anno, Partigiano reggiano, un blues di traino sempre dell’album Black Cat. Momenti di brividi durante l’intonazione di Miserere (1992) con il ricordo del grande Luciano Pavarotti. Carlo Conti gli consegna il Best European Tour 2016.

Una delle favorite entra in campo: Paola Turci, con un elegantissimo abito nero. Nek le manda il messaggio di augurio. Fatti bella per te è cantata da tutta la sala stampa, è un brano ricco di energia, rispetto a quelli presentati precedentemente.

La nona canzone è di Bianca Atzei, che si era commossa nell’esibizione della sera precedente, con Ora esisti solo tu, scritta da Kekko dei Modà, da cui proviene anche il messaggio di sostegno.

Dopo un intervento di Tina Kunakey Di Vita, il clima giunge al culmine con uno dei favoriti in gara: Francesco Gabbani! Il messaggio di in bocca al lupo è di Rosita Celentano. Il tormentone Occidentali’s Karma, al palafiori, spopola in modo incredibile!

Si abbassano i BPM con Chiara, videomessaggio di Francesco Renga - vincitore di Sanremo 2005. Nessun posto è casa mia, melodia dolce ma inadatta per ambire a posizioni alte nella classifica finale.

Subito dopo si arriva a Clementino, ripescato nell’ultima serata, con Ragazzi fuori. Il messaggio di incoraggiamento arriva da Edoardo Bennato (“Ciao uagliò”).

Per i cinquantacinque anni di carriera, Conti consegna alla grande Rita Pavone il Premio Città di Sanremo. Parte il giro di basso per farle intonare la leggendaria Cuore, del 1963. Esibizione carica di intensità e veramente emozionante.

Ermal Meta canta Vietato morire, dopo il videomessaggio di Fiorello. C’è un piccolo problema alla chitarra, ma si riparte immediatamente. L’intro ricorda molto Pensa di Fabrizio Moro, vincitore del Festival nel 2007.

Entra una Lodovica Comello in versione Frozen, con il sostegno di Claudio Bisio. Il cielo non mi basta è il singolo che presenta. Canzone assolutamente non da Sanremo.

Altro ospite, un grande della comicità romana: Enrico Montesano che fa un monologo sulla musica nel passato.

Si esibisce ora Samuel con Vedrai, altra canzone favorita per arrivare tra le prime posizioni. Il messaggio di augurio viene da Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro.

Si giunge, con un sospiro di sollievo, all’ultima esibizione: il giovanissimo Michele Bravi presenta Il diario degli errori, non prima del video di Fabio Rovazzi (“Michele, almeno tu che sai cantare…”).

Entra Geppi Cucciari, molto esilarante: presenta C’è Sanremo per te, ovviamente parodia del celebre programma della de Filippi, a cui segue un monologo sul ruolo della donna nella società e su come i media rovini questa figura.

Un Alvaro Soler un po’ troppo impreciso si presenta sul palco dell’Ariston, cantando El mismo sol, Animal e Sofia. Conti gli consegna un grande disco che raccoglie quindici dischi d’oro e uno di platino.

Giungiamo così alla classifica dal 16° al 4° posto:

16: Clementino

15: Alessio Bernabei

14: Chiara

13: Marco Masini

12: Lodovica Comello

11: Michele Zarrillo

10: Samuel

9: Bianca Atzei

8: Elodie

7: Fabrizio Moro

6: Sergio Sylvestre

5: Paola Turci

4: Michele Bravi


Alle prime tre posizioni troviamo: Fiorella Mannoia, Ermal Meta e Francesco Gabbani, incredibile come le Nuove Proposte dell’anno scorso siano oggi sul podio.

Prima delle assegnazioni dei numerosi premi, gli ultimi ospiti. Momento serio con Amara e Paolo Vallesi con Pace, una canzone contro il male che seminato nel mondo in questi ultimi anni. Segue velocemente Emanuele Fasano, fu star del web per il celebre video che lo ritrae suonare stroardinariamente bene il pianoforte nella stazione di Milano Centrale, che esegue Non so come mai. Il terzo a salire sul palco è Carlo Cracco: ecco un piatto affumicato per Carlo Conti e pasta al pomodoro per Maria De Filippi. Infine, viene proposta una grande imitazione di Massimo Giletti da parte di Ubaldo Pantani.

Carlo Conti ricorda che il vincitore del Festival avrà diritto a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest, che si svolgerà a Kiev, e si riprende con la parte più attesa della kermesse.

Premio Sergio Bardotti - Miglior testo: Fiorella Mannoia, Che sia benedetta

Premio Mia Martini della critica: Ermal Meta, Vietato morire

Premio Giancarlo Bigazzi - Miglior arrangiamento: Al Bano, Di rose e di spine

Premio Sala Stampa Lucio Dalla: Fiorella Mannoia, Che sia benedetta

Premio TIMusic - brano più ascoltato sulla piattaforma TIMusic: Francesco Gabbani, Occidentali’s Karma

Prima della classifica finale, Rocco Tanica (forse il personaggio che ci mancherà di più) ci aspetta in sala stampa dal Roof dell’Ariston, movimentando la serata con dei balli di gruppo sulle note di Di rose e di spine di Al Bano.

Finalmente viene presentata la classifica dal 3° al 1° posto:

3: Ermal Meta

2: Fiorella Mannoia

1: Francesco Gabbani

Si conclude così la 67ª edizione del Festival di Sanremo, certamente una di quelle con il podio più equilibrato di sempre e l’evento più cliccato sul web.

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Ph. Ufficio Stampa Rai-iwan
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