IN RIPRODUZIONE

DA WEBCAM

ASCOLTACI!

LICENZA SIAE 202200000075 | LICENZA SCF 937/14 | C.F. 97703440152

© 2008-2024 POLI.RADIO | TUTTI I DIRITTI RISERVATI | Iniziativa realizzata con il contributo del POLITECNICO DI MILANO

Nascondi dock Mostra dock

Very Long Song Artist

Very Long Song Title

SANREMO 2017: IT'S COVER TIME!
Presentate le ultime Nuove Proposte, i Campioni si esibiscono sulle cover. Eliminate le coppie in gara
   10 Feb 2017   |     Redazione   |     Eleonora Ferritto   |     permalink   |      commenti
La terza serata di festival si annuncia sin dall’inizio più soft delle altre: l’attenzione è infatti centrata sulle cover dei Campioni in gara e l’assegnazione del relativo “Premio cover”.

Alle 20.50 si inizia con la presentazione delle altre quattro Nuove Proposte:
- Maldestro con Canzone per Federica: un’esibizione che lascia un alone di pesantezza. Voto: 5.5;
- Tommaso Pini con Cose che danno ansia: iniziale stupore per l’originalità del pezzo, concordiamo con il suo elenco. Voto: 7;
- Valeria Farinacci con Insieme: estensione vocale poco ampia, performance piatta. Voto: 6;
- Lele con Ora mai: sorprende piacevolmente con una canzone dinamica, un’esecuzione precisa e la capacità di tenere il palco. Voto: 7.5.

Vanno in finale Maldestro e Lele, eliminati Tommaso Pini e Valeria Farinacci; i risultati trovano il consenso della sala stampa.

Il clima si fa subito più giocoso con le canzoni che ci hanno accompagnato da piccoli: è il momento di tornare bambini con il Piccolo Coro dell’Antoniano, che quest’anno compie 60 anni e festeggia sul palco dell’Ariston insieme a noi. Riescono subito a coinvolgere e a far scatenare il pubblico cantando i brani più noti dello Zecchino d’Oro: Volevo un gatto nero, Quarantaquattro gatti, Il valzer del moscerino, Il caffè della Peppina, Popoff, Il coccodrillo come fa? e Le tagliatelle di nonna Pina.

Dopo i meritatissimi complimenti ai piccoli cantanti, si inizia con le cover. Carlo Conti e Maria de Filippi ricordano che il voto della sala stampa conta per il 50%, come quello del pubblico.

Chiara apre la sfida cover con Diamante (Zucchero, 1986). Si susseguono rapidamente Ermal Meta con una splendida versione di Amara terra mia (Modugno, 1971), Lodovica Comello con la divertente Le mille bolle blu (Mina, 1961) e Al Bano con Pregherò (Celentano, 1962, a sua volta cover di Stand by me di Ben E. King, 1961). Tutte esibizioni piacevoli, che alleggeriscono il clima più teso delle precedenti serate.

La serata si movimenta con l’alternarsi di ospiti e esibizioni: Conti e la de Filippi invitano sul palco l’ostetrica Maria Pollacci, che ha fatto nascere ben 7.462 bambini nel corso della sua carriera lavorativa. Tanta emozione nei suoi occhi, ama il suo lavoro e si vede: considera tutti quei bimbi come figli suoi. Non a caso la sua canzone di Sanremo è Tutte le mamme di Giorgio Consolini.

Ora il quinto Campione, il più atteso di tutta la serata: Fiorella Mannoia con Sempre e per sempre. Esecuzione magistrale, lascia tutti senza parole.

Un altro momento di stacco con l’esibizione de La Orquesta Reciclados de Cateura: costruiscono strumenti musicali con tutto ciò che trovano, compresi i rifiuti nelle discariche. Vengono invitati a suonare e confermano le aspettative.

È il momento di Alessio Bernabei con Un giorno credi di Edoardo Bennato (1973). Conferma la linea della serata precedente, un’esibizione senza infamia e senza lode.

La settima esibizione è di Paola Turci con Un’emozione da poco di Anna Oxa (1978). Ovazione in sala stampa per la sua oggettiva bravura. Le succede un Gigi D’Alessio che, con L’immensità (1967) di Don Backy, non riesce a tenerle testa.

Ecco il primo ospite speciale della serata: il momento Mika dura 10 minuti, prima con un dialogo con l’orchestra dell’Ariston, poi con i suoi grandi successi Grace Kelly, Good Guys, Boum Boum Boum. Carlo Conti, infine, lo intervista rapidamente e lo invita ad omaggiare George Michael con Jesus to a Child (1995).

In platea, intanto, c’è Mariuccia Bernacchi, balda 105enne che Conti invita a cantare Quel mazzolin di fiori, coinvolgendo l’intero pubblico dell’Ariston.

Ora la nona esibizione del favorito Francesco Gabbani con Susanna di Adriano Celentano (1984) e l’ingresso di Alessandro Gassman e Marco Giallini per la presentazione di Beata ignoranza!, il nuovo film di Massimiliano Bruno, nelle sale cinematografiche dal 23 febbraio 2017.

Ancora in rapida successione, tutte le altre esibizioni dei Campioni: Marco Masini rende omaggio a Giorgio Faletti con Signor Tenente (1994); Michele Zarrillo si riscatta invece con un’esecuzione magistrale di Se tu non torni (1994) di Miguel Bosé.

La dodicesima esibizione è quella di Elodie con Quando finisce un amore (Cocciante, 1974), grande rischio, ma supera decisamente la prova.

Il leader dei Subsonica, Samuel, che con l’inedito della prima serata del Festival ha creato attorno a sé aspettative altissime, porta Ho difeso il mio amore (Nomadi, 1968). La cover non è però all’altezza del singolo.

Entra in scena Sergio Sylvestre, uno dei più amati di questa edizione: lui e i Soul System si esibiscono, forse ironicamente, con La pelle nera, originariamente di Nino Ferrer (1967). L'esibizione incontra qualche problema tecnico annunciato solo alla fine della serata da Conti.

Successivamente abbiamo Fabrizio Moro con La leva della classe ‘68 (Francesco De Gregori, 1982) e Michele Bravi con La stagione dell’amore (Franco Battiato, 1980).

Prima delle esibizioni dei cantanti a rischio, fanno il loro ingresso Luca e Paolo, già ospiti più di una volta al Festival di Sanremo, prima con Gianni Morandi (2011) e poi alla prima edizione dell’era Conti (2015). Esordiscono con un “Ci piace la patata”, ma poi arrivano all’argomento principale: la paura, raccontata comicamente dal duo e poi commentata da una Maria de Filippi in versione C’è Posta Per Te, viene centrato il punto.

Ritornano le esibizioni di Ron, Raige & Giulia Luzi, Bianca Atzei, Clementino, Giusy Ferreri, Nesli & Alice Paba. Con i singoli della prima serata, sperano tutti in un ripescaggio.

In attesa del verdetto, viene finalmente conferito il Premio Cover: un meritatissimo primo posto ad Ermal Meta, semplicemente emozionante, al secondo Paola Turci, al terzo Marco Masini.

La gara prende un attimo di respiro grazie all’ospitata di LP, con le sue Lost on You e Other People e la gara di fischi tra lei, Carlo Conti e Maria De Filippi, e il collegamento con Rocco Tanica, con l'"evidente” rivalità tra Elodie e Al Bano, sfida di wrestling tra i fan club, divertente come sempre.

La serata si conclude – non senza polemiche - con il ripescaggio di Clementino, Bianca Atzei, Ron e Giusy Ferreri e la curiosa eliminazione di entrambe le coppie in gara: Nesli & Alice Paba e Raige & Giulia Luzi.

Vi aspettiamo per commentare insieme a noi la quarta serata del Festival sul nostro profilo Twitter @poliradio con #polisanremo!

Ph: ilfattoquotidiano.it
nuove proposte, polisanremo, redazione, sanremo 2017, tutticantanoasanremo