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Television dreams of tomorrow
Il fenomeno American Idiot porta il punk rock in teatro a Milano
   10 Feb 2017   |     Redazione   |     Michela Turri   |     permalink   |      commenti
La Settimana Santa è la settimana di Sanremo, è la settimana della religione, è la settimana della moda. I media santificano e demonizzano ogni cosa, passando dalle bombe in Siria alle bombe in copertina.

Questa è la descrizione di un mondo molto reale, che sul palco del Teatro della Luna è stato portato in scena con un gioco di luci ed ombre, schermi e scritte nel musical American Idiot, ispirato all'omonimo concept album della band punk rock per eccellenza: i Green Day.

Conosciamo così tre ragazzi: Johnny, il “Jesus of Suburbia” (Ivan Iannacci), Will (Luca Gaudiano) e Tunny (Renato Crudo). Tre amici come tanti, come noi, con la voglia di scoprire se stessi e il mondo fuori dalla cittadina di sempre, alla ricerca di un senso in una società che avanza per slogan pubblicitari e immagini patinate in televisione, ormai sempre più apatica e senza futuro.
Intervistati, gli attori protagonisti concordano sull'idea di base che trascina lo spettacolo dall'inizio alla fine, qui si racconta una generazione, si racconta un'età e il suo rapporto con il sistema:"La cosa bella di questo musical è che sono tutti ragazzi come tanti, quindi in cui ognuno di noi si può riconoscere in almeno una fase della vita".

Riescono nel loro intento? Questo è da scoprire, intanto una certezza: ci provano.

Non solo ci provano, spaccano. E non ci riferiamo solo alla storia dei personaggi e alla carica pazzesca della colonna sonora, ovviamente targata Green Day, ma agli attori. Sul palco di American Idiot si esibiscono degli artisti capaci di trasmettere brividi ed emozioni al pubblico, con la potenza delle loro voci e la schiettezza delle esibizioni; non ha stupito perciò a fine spettacolo vedere la platea alzarsi in piedi per applaudire, o sentire signori di una certa età commentare tra di loro "Ti ho sentito che cantavi!".

American Idiot è un musical vero, rock, in cui ci si spoglia e non solo metaforicamente, è un musical in cui si limona duro, che si distacca dalla tradizione e che grazie alla lungimiranza di Marco Iacomelli, il regista, e a Davide Ienco, il produttore, si fa finalmente conoscere in Italia.
È proprio il regista a raccontare il perché di questa scelta:"Quattro anni fa abbiamo fondato la STM, Scuola del Teatro Musicale, a Novara con sede al Teatro Coccia e da allora con vocazione di fare formazione, abbiamo deciso di diventare anche un centro di produzione per tutti quei titoli della drammaturgia contemporanea americana che difficilmente una produzione italiana farebbe, perché purtroppo in Italia siamo legati a un concetto di musical un po’ retrò [...] La nostra missione invece è quella di puntare su titoli di qualità, quindi premiati e che siano riconosciuti come ottimi prodotti dal punto di vista di libretto e di partitura, abbiamo iniziato 2 anni fa con Next to Normal, che ha vinto 3 Tony Awards".

Sono gli ultimi giorni al Teatro della Luna per godere di questo spettacolo, non a caso con uno sconto del 50% per gli studenti.

Perché questa non sarà propriamente la settimana santa, ma di certo è Rock.

Per ascoltare l'intervista completa al regista e ai protagonisti, non perderti Start Rec, questa sera alle dalle 20:00 alle 21:00!


Fino al 12/02 alTeatro della Luna
(foto di Giovanna Marino)


Michela Turri
american idiot, green day, musical, stm, teatro della luna