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Kirk Hundred
I cento anni di Kirk Douglas
   11 Dic 2016   |     Start Rec   |     Luca Fontò   |     permalink   |      commenti
Se negli anni Cinquanta non avesse fondato la Bryna Productions (casa di produzione con il nome di sua madre) probabilmente adesso non lo assoceremmo ai western filo-indiani di quel periodo, né soprattutto a Spartacus: perché fu Kirk Douglas a scoprire Stanley Kubrick. Era il 1957 e il capolavoro si chiamava Orizzonti di gloria, geniale film anti-militarista che denunciava la follia delle alte gerarchie («Stanley, non credo che questo film potrà mai guadagnare un soldo, ma noi dobbiamo farlo»). Tra i due non fu amore a prima vista, eppure nel '60 fecero doppietta: Spartacus è un film di Kubrick o di Douglas? Ci misero entrambi tre anni per girarlo («più di quanti ne avesse passati l'autentico Spartaco a far la guerra contro l'impero romano») ma il simbolo del gladiatore in rivolta è l'omaggio alla persecuzione maccartista di Dalton Trumbo, sceneggiatore del kolossal.

E se la casa di produzione l'aveva fondata grazie a una donna, la seconda moglie Anne Buydens, di origine tedesca, pure la carriera intera comincia grazie a una donna, Lauren Bacall, che lo aveva conosciuto all'American Academy of Dramatic Arts di Manhattan, quando ancora si chiamava Issur Danielovitch Demsky – figlio di uno straccivendolo bielorusso di origine ebraica – e tentava la gavetta teatrale con uno pesudonimo. Laurea in Letteratura Americana e carriera nel pugilato, dopo l'esordio tiepido nel '46 ne Lo strano amore di Marta Ivers esplode con Il grande campione che guardacaso racconta di un pugile di umili origini che sogna il riscatto.

Poi tre nominations all'Oscar, tutte negli anni Cinquanta e tutte come attore protagonista: ma bisogna aspettare il '96 perché salga sul palco, per un premio alla carriera che arriva subito dopo l'ictus, cinque anni dopo un incidente in elicottero. L'Academy lo celebra per 50 anni di forza creativa e morale nella comunità cinematografica – riferendosi a quei 74 film diretti, tra gli altri, da Billy Wilder, Vincente Minnelli, King Vidor, Elia Kazan, Brian De Palma, Otto Preminger, Robert Aldrich, Howard Hawks.

Due mogli (Anne ha oggi 97 anni) e quattro figli, tra cui il celeberrimo Michael, e sette nipoti: la famiglia quasi intera è ripresa nel 2003 da Fred Schepisi poco prima che Eric, l'ultimogenito nato nel '58, muoia di overdose a 56 anni. I parenti e una cerchia ristretta di Hollywood (Steven Spielberg, Jeffrey Katzenberg, Don Rickles) si riuniranno per questo centesimo compleanno, il 9 Dicembre, in una sala da the di Beverly Hills: il medico ha concesso per l'occasione che Kirk beva un sorso di vodka.
attori, cinema, oscar